
Illegio continua a fare scuola
La raffigurazione del “maestro” ha attraversato la storia dell’arte, dalle origini a oggi. Nell’antichità classica, esso veniva di solito rappresentato nelle vesti di un filosofo solitario, per esempio Diogene, oppure attorniato dai seguaci, o con un unico allievo, come nel caso di Aristotele e Alessandro Magno. In epoca paleocristiana, l’iconografia del maestro circondato dai discepoli simboleggiava sia gli insegnamenti di Cristo che il magistero della Chiesa. Al di là di tali radici, il tema assume anche una forte valenza sociale e individuale, con la trasmissione della conoscenza e dei valori da parte di queste indimenticabili figure, fondamentali per la nostra crescita umana. In mostra quarantacinque opere che, giunte da diversi musei europei, ripercorrono dieci secoli di storia dell’arte, rimarcando il ruolo avuto dai maestri per le passate generazioni. Si va dalla tela di Giuseppe Bezzuoli che, nella prima metà dell’Ottocento, riprende la Scuola di Atene di Raffaello, alla Lezione di ricamo di Pierre Jacques Dierckx (1855-1947), dal Cristo tra i dottori dello Spadarino (1585-1652) al Michelangelo di Alexandre Cabanel (1823-1889). Maestri che incarnano fede, sapere e bellezza. “Maestri”, a cura di Alessio Geretti. Illegio, Tolmezzo (UD), Casa delle Esposizioni. Fino al 6 ottobre. Info: 0433.44445, illegio.it.