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“Beati coloro che sono nel pianto”

Lacrime di umanità. I misteri della gioia cristiana

​Enzo Bianchi

C’è una beatitudine pronunciata da Gesù e riportata dal Vangelo di Matteo che si apre a un orizzonte universale, quello dell’umanità, poiché in ogni tempo e in ogni terra ci sono stati e ci sono uomini e donne che piangono. Non è neanche una beatitudine che riguarda un comportamento tenuto verso gli altri, ma semplicemente riguarda chi conosce il pianto nella sua vita. Va detto che già nell’Antico Testamento risuonava una promessa del Signore espressa dal profeta Isaia: «Il Signore asciugherà le lacrime su ogni volto» (Is 25,8), promessa confermata nell’Apocalisse (Ap 21,3-4). Nel mondo, anche se noi cerchiamo di non vedere e restare nell’indifferenza, ci sono uomini e donne che piangono, con una vita segnata dalle lacrime. Ma facciamo attenzione: Gesù nella beatitudine non specifica la causa della felicità, indirizza la beatitudine su “quelli che piangono” e si può piangere per diversi motivi: per le vicende dolorose della vita, perché ci si pente per i peccati commessi, per eventi di gioia che rendono esultanti fino alle lacrime. Normalmente i commentatori del Vangelo identificano i piangenti con i disperati, ma il piangere ha in sé una sua qualità, una sua dignità che merita la beatitudine.
Certo, la beatitudine per i piangenti verrà dal capovolgimento della loro situazione: Gesù ci ha rivelato che nel Giudizio quelli che non hanno conosciuto il pianto, hanno soltanto riso e mai si sono accorti delle lacrime del prossimo, piangeranno. Per questo la beatitudine in Luca risuona così: «Beati voi che ora piangete perché riderete!», seguita dal­l’avvertimento: «Guai a voi che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete!» (Lc 6,25).
Noi per esperienza sappiamo che quando una persona piange difficilmente piange per cattiveria e malvagità. L’orgoglioso non piange mai! Ma cerchiamo di comprendere perché le lacrime sono degne di beatitudine e perché nella spiritualità cristiana hanno ricevuto tanta attenzione da uomini e donne consumati da un amore ardente per Gesù Cristo!
Le lacrime appaiono sul volto umano inumidendo l’occhio, il quale a un certo punto, quando è gravido, le lascia colare sul viso. Le lacrime sono misteriose, la loro sorgente è nascosta, eppure quando appaiono hanno il potere di destare sentimenti, di ispirare gesti in chi ne è testimone. Chi non si sente toccato dalle lacrime di una persona che presenta il suo viso piangente? Le lacrime dicono qualcosa che è più performante della parola o di un discorso; piangere è gesto universale e il solo gesto umano che può esprimere tanti e diversi sentimenti: dalla disperazione al pentimento, alla gioia colma di esultanza.
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