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Pietro in cammino ai confini del mondo

I viaggi apostolici sono la grande “invenzione” di Paolo VI, un’apertura inaudita e autenticamente rivoluzionaria

Il celebre discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite,
a New York, il 4 ottobre 1965

Il celebre discorso all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, il 4 ottobre 1965

​Per secoli Roma era stata sempre e solo la meta del pellegrino. Finché – nel cuore del Concilio Vaticano II – un successore di Pietro non decise che poteva essere anche fisicamente un punto di partenza di un pellegrinaggio incontro all’uomo. Tra le tante novità del papato di Paolo VI c’è anche l’ideazione di uno dei gesti che più hanno segnato la storia dei pontefici che sono venuti dopo: i viaggi apostolici.
Montini è stato il primo papa a percorrere le vie del mondo. Nove furono i suoi pellegrinaggi apostolici internazionali – compiuti tra il 1964 e il 1970 – e ben diciannove i Paesi toccati. Viaggi legati strettamente al Concilio Vaticano II, per portare tutta la Chiesa a respirare a pieni polmoni quella ventata di universalità che il grande evento del Novecento voluto da Giovanni XXIII aveva messo in circolo. E costruiti come un grande ciclo unitario: non a caso si conclusero avendo toccato tutti e cinque i continenti......
 
di Giorgio Bernardelli