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La Passione di Gesù bambino

La storia dell’arte cristiana è costellata di immagini che legano il tema e l’immagine della croce al corpo del Cristo neonato

​Timothy Verdon
Gli artisti cristiani: come hanno raffigurato la nascita del Salvatore? Una breve carrellata d’immagini ricoprenti 1500 anni riserva qualche sorpresa. Il dato costante, però, è che la tradizione artistica è anche fortemente teologica, e mette in evidenza la collocazione della nascita di Cristo nell’intero mistero della sua vita, morte, risurrezione e glorificazione, nonché nell’esperienza della Chiesa.
 Nascita, passio Christi e illuminazione delle genti, ad esempio, sono i temi di un sarcofago del IV-V secolo conservato a Arles, in cui scene della Natività e dell’Arrivo dei Magi, al centro, sono contornate da Mosé che riceve le tavole della legge, a sinistra, e dal Sacrificio d’Isacco, a destra. Significa che la ricerca intellettuale dei “Magi” (tradizionalmente considerati sapienti pagani, forse astrologi) – una ricerca ben riuscita, come intuiamo dai loro gesti concitati al vedere la stella sopra Maria –-, va messa in rapporto alla sapienza data a Israele nella legge mosaica, e nel contempo qualificata da un’allusione al sacrificio di Cristo, di cui quello di Isacco è figura (cfr. Eb 11,17-19). Il messaggio complessivo ha a che fare con la nuova legge di Cristo, quella dell’amore fino a dare la propria vita, che già con la nascita del Verbo illumina anche i pagani.
La volontà di leggere la Natività nel contesto del mistero complessivo di Cristo emerge in uno spettacolare oggetto conservato in Vaticano, la Croce di papa Pasquale I, un capolavoro di smalto cloisonné su lamina d’oro realizzato forse da un maestro siriaco attivo a Costantinopoli nei primi decenni del IX secolo. Il programma iconografico è focalizzato sul mistero natalizio, organizzandone i sette episodi maggiori nelle braccia e al centro della croce, così che l’Annunciazione, la Visitazione, la Natività, l’Adorazione dei Magi, la Presentazione al Tempio, la Fuga in Egitto e il Battesimo di Cristo sono messi in rapporto alla futura morte del Salvatore, annunciato dalla forma di croce che compendia questi episodi!
Questa “croce” è in verità una stauroteca – un contenitore per frammenti della vera croce –, così che l’impatto dell’oggetto non era solo intellettuale ma anche e soprattutto viscerale: sapendo che l’oggetto cruciforme conteneva il legno su cui Cristo era morto, il credente contemplava queste scene della sua nascita con profonda commozione; non a caso il centro, corrispondente alla testa di Cristo in un crocifisso, è occupato dalla Natività stessa, col bambino in una mangiatoia allusiva alla futura offerta del corpicciuolo come alimento.
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