Luoghi dell' Infinito > L'arte del Natale

L'arte del Natale

​È dedicato alle arti e alla loro capacità di dare corpo e forma al mistero del Natale lo speciale del numero 245 di Luoghi dell’Infinito, il mensile in edicola da martedì 3 dicembre con il quotidiano “Avvenire”.    Nell’editoriale Ermes Ronchi riflette sulla notte che cambia la storia: l’Infinito si fa finito, il “vasaio diventa egli stesso argilla”. È di Antonio Paolucci l’articolo di apertura dello speciale “L’arte del Natale”: da Giotto a Caravaggio, sei pittori in adorazione a Betlemme. Roberto Cicala traccia una sorta di autobiografia poetica attraverso gli autori che hanno dedicato le proprie rime al presepe. Maria Antonietta Crippa ci porta a Barcellona per raccontarci la facciata della Natività della Sagrada Familia di Gaudì. Lo studioso di iconologia Roberto Filippetti ci fa vedere il presepe con gli occhi di Giotto. Pierachille Dolfini medita la storia della natività al suono di brani extranatalizi, da Bach a Verdi. Lo speciale si conclude con un inedito di G.K. Chesterton, sul profondo e antichissimo senso della festa e del rito.  La sezione Arte&Itinerari si apre con un itinerario nel romanico campano di Stefano Zuffi: attraverso gli avori, i codici e gli amboni delle cattedrali e delle chiese, da Salerno a Cava de’ Tirreni a Ravello. Silvia Burini esplora il rapporto tra le icone e le avanguardie russe, da Kandinskij a Chagall. J.K. Mauro Pierconti racconta la storia del santuario di Ise, in Giappone: dall’anno 690 ogni due decadi il tempio viene ricostruito sempre uguale a se stesso. Le fotografie di Branzi e Salgado offrono l’occasione per un racconto di sguardi tra parole e immagini, proposto da Alessandro Beltrami.  Per la prima volta “Luoghi dell’Infinito” presenta in allegato il nuovo supplemento “Libri e Lettori”. Il magazine realizzato da “Avvenire”, in collaborazione con alcune tra le più prestigiose case editrici italiane, si propone di informare su novità, riscoperte, titoli imperdibili. La rivista si avvale di grandi firme, come quelle di Eraldo Affinati e Giuliano Vigini, cui si devono gli editoriali dedicati rispettivamente al valore della lettura e all’insostituibilità del libro. Ad aprire “Libri e Lettori” è l’intervista di Alessandro Zaccuri a Bernardo Gianni, abate del monastero fiorentino di San Miniato al Monte, che racconta tra l’altro il momento della sua conversione, avvenuta proprio una notte di Natale. È del poeta Roberto Mussapi il racconto inedito che fa risuonare nel presente le suggestioni del dickensiano Canto di Natale.