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I santuari delle Alpi

​I santuari delle Alpi sono il tema dello speciale che Luoghi dell’Infinito di giugno (251) in edicola con “Avvenire” da martedì 9.   I luoghi alti sono da sempre tra gli spazi preferiti dall’uomo per esprimere il rapporto con la sfera del sacro. Si tratta di una costante antropologica, un codice condiviso per significare la verticalità simbolica del rapporto con il divino, che non a caso spesso abitava le cime dei monti. Nel cristianesimo questo rapporto è più articolato e complesso. E nei secoli le vette hanno visto sorgere cappelle, abbazie e santuari. Come ad esempio Oropa, il più grande santuario mariano dell’arco alpino, al centro di un ampio servizio con testi a firma di Roberto Copello, Riccardo Maccioni e Luca Cavalca, l’artista chiamato a realizzare la nuova corona per la Madonna Nera; Varallo, con il più antico dei Sacri Monti, ideato nel 1486 dal francescano Bernardino Caimi, al cui mondo dedica un intenso contributo Davide Rondoni, in dialogo ideale con Giovanni Testori; o ancora il santuario del Monte Lussàri in Friuli – dove si danno appuntamento ogni anno le genti italiane, austriache e slovene – raccontato insieme agli altri “santuari di confine” del settore nordorientale dall’antropologo Ulderico Bernardi. Completano lo speciale, aperto dagli editoriali della poetessa Roberta Dapunt e della storica dell’architettura Maria Antonietta Crippa, la storia del rapporto tra cristianesimo e terre alte raccontata da Franco Cardini, la testimonianza dell’architetto Mario Botta sulla sua cappella in vetta al monte Tamaro, l’approfondimento di Andrea Pedrinelli sulla spiritualità dei canti di montagna, le vette della poesia di Roberto Mussapi, lo sguardo del teologo Giovanni Cesare Pagazzi su Gesù e la forza di gravità.
 Nella sezione arte&itinerari, i contributi di Antonio Natali, storico direttore degli Uffizi, e Timothy Verdon, direttore del Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore, sul sesto centenario della cupola brunelleschiana del Duomo di Firenze. Segue una riflessione di Massimo Lippi, con alcuni inediti di poeti contemporanei, sull’Italia davanti alla pandemia e alla speranza. Chiude la sezione una doppia meditazione a firma di Timothy Verdon e Aldo Colonetti sul significato e la portata storica della preghiera di papa Francesco, il 27 marzo scorso, davanti al trecentesco crocifisso di San Marcello al Corso nel silenzio di piazza San Pietro.
Chiudono il numero le rubriche di Maria Gloria Riva, Andrea Milanesi, Silvano Petrosino, Maria Emmanuel Corradini, Paolo Benanti,  Antonia Arslan.