Van Gogh
Il rapporto dell’artista con la terra si lega strettamente a quello con il sacro e all’attenzione verso il prossimo
Quel che vediamo oggi, nell’opera di Vincent Van Gogh (Zundert, 30 marzo 1853 – Auvers-sur-Oise, 29 luglio 1890), è un monumento alla natura, una natura sentita ancora come “madre” e non “matrigna”: dal cui suolo salgono figure che letteralmente ne fanno parte, condividendo le stesse linee, gli stessi colori, gli stessi gorghi tormentati che trasformano l’antico segno diviso dei pointillistes in uno specchio immediato tra la cosa e la sua anima. «Devo poter esprimere attraverso il disegno e la pittura quello che ho dentro la mente e il cuore»......
di Beatrice Buscaroli