Sulle tracce di Matilde di Canossa
Donna di potere e di fede, la “Gran Contessa” ha segnato la storia e il territorio di una larga parte dell’Italia. Scopriamo i suoi luoghi
Stefano Zuffi
Nel settembre del 2018 la chiesa abbaziale di Nonantola (che ha il rango di concattedrale della diocesi di Modena e Nonantola) ha riaperto al culto. È stato finalmente rimosso il gigantesco ponteggio che ha ingabbiato per anni l’interno, trasformando le navate in una sorta di involontaria installazione di scultura contemporanea. In occasione della riapertura papa Francesco ha indetto un Anno Giubilare straordinario, con una lunga serie di manifestazioni religiose e culturali, fino al 31 dicembre 2019.
La grande chiesa romanica era rimasta lesionata in seguito alle scosse sismiche che avevano colpito l’Emilia, e in particolare il territorio tra Modena e Bologna, nel maggio del 2012. L’abbazia era già stata colpita in passato da un sisma: sul portale centrale un’iscrizione ricorda il terremoto del 1117, che aveva fatto crollare le volte e la facciata. Durante gli oltre sei anni di chiusura della chiesa è rimasto in funzione l’adiacente e importante Museo Benedettino e Diocesano, che ha contribuito a mantenere vivo l’interesse intorno al monumento. Fra gli oggetti carichi di storia che vi sono conservati, alcuni rimandano alla figura di Matilde di Canossa, straordinaria donna di potere nel Medioevo europeo. Seguendo la vita della “Gran Contessa” è possibile disegnare un itinerario che si snoda dai castelli inerpicati sull’Appennino reggiano e raggiunge le potenti abbazie della pianura padana, fino al Po, al Mincio e a Mantova; ma volendo l’itinerario si dirama anche verso la Toscana, per arrivare ad alcune meravigliose pievi romaniche, e addirittura al litorale tirrenico, con il mastio quadrangolare (la cosiddetta “quadratura dei Pisani”) intorno al quale è sorta la Fortezza Vecchia di Livorno. Alla volontà di Matilde di Canossa, e al desiderio di avere uno scalo portuale protetto, risale per tradizione la costruzione di una grande torre cilindrica.
Nonantola, il nostro punto di partenza, è un po’ lo specchio, l’immagine architettonica della piena maturità di Matilde: forte, potente, colma di senso mistico, capace di reggere gli urti del destino, di dialogare da pari a pari con papi e imperatori.
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