Sulle strade del cuore e del mondo
Da Abramo, un vecchio che cammina come un giovane, ai viaggiatori per i quali la casa è il cammino stesso
Che cosa avrà voluto dire Camus quando scrisse: «Ognuno deve scoprire la propria casa»? Penso che la frase nasconda una sfida più essenziale: ogni persona non ha soltanto il compito di scoprire un’abitazione. Ciascuno ha l’insopprimibile dovere di scoprire, vivendo con passione e sapienza la costruzione di sé, questo processo che, per definizione, è aperto e che va concretizzandosi lungo l’esistenza. Siamo noi la nostra casa. E poterlo dire con semplicità e verità equivale a perpetuare ciò che ha inoltre scritto Albert Camus: «Nel bel mezzo dell’inverno, / ho scoperto che vi era in me / un’invincibile estate».
Il cammino è la nostra casa
Torno spesso sulla poesia di Thomas Stearns Eliot che dice:
Torno spesso sulla poesia di Thomas Stearns Eliot che dice:
I vecchi dovrebbero essere esploratori
[…]
Muovere ancora e ancora verso un’altra
intensità
per una unione più compiuta,
una più profonda comunione
[…]
Nella mia fine è il mio principio.
«I vecchi dovrebbero essere esploratori». Per quanto incredibile possa sembrare, è questo che la Storia della Salvezza ci insegna, nel suo costituirsi come una chiamata permanente all’avventura e come antidoto all’immobilismo e al desistere. Nel suo insieme, la Bibbia conta più primavere che autunni, e alcune sono ben tardive e inattese. «Effonderò il mio spirito sopra ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie; i vostri anziani faranno sogni», scrive il profeta Gioele (3,1). È possibile, per gli anziani, avere sogni? Normalmente si pensa che i sogni appartengano alla prima tappa della vita: in seguito, siamo condannati a sommare preoccupazioni, prudenze e timori.
[…]
Muovere ancora e ancora verso un’altra
intensità
per una unione più compiuta,
una più profonda comunione
[…]
Nella mia fine è il mio principio.
«I vecchi dovrebbero essere esploratori». Per quanto incredibile possa sembrare, è questo che la Storia della Salvezza ci insegna, nel suo costituirsi come una chiamata permanente all’avventura e come antidoto all’immobilismo e al desistere. Nel suo insieme, la Bibbia conta più primavere che autunni, e alcune sono ben tardive e inattese. «Effonderò il mio spirito sopra ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie; i vostri anziani faranno sogni», scrive il profeta Gioele (3,1). È possibile, per gli anziani, avere sogni? Normalmente si pensa che i sogni appartengano alla prima tappa della vita: in seguito, siamo condannati a sommare preoccupazioni, prudenze e timori.
di José Tolentino Mendonça