Spezzare il pane con il mondo
La Santa Sede è presente a Expo per ricordare il valore spirituale del cibo ma anche del digiuno

È quindi naturale che essa sia presente anche all’Expo di Milano, testimoniando la volontà della Chiesa cattolica di partecipare ai dibattiti sulle questioni cruciali come quelle della custodia del creato e della disponibilità universale delle risorse del nostro pianeta. L’impostazione del padiglione sarà, perciò, squisitamente ideale e sociale, fondata sul rilievo simbolico del nutrire e sulla dimensione antropologica e teologica del tema. Non per nulla un duplice motto biblico farà da insegna alla struttura vaticana e ai molteplici eventi che si celebreranno durante i mesi dell’Expo: «Non di solo pane», frase anticotestamentaria (Dt 8,3) citata anche da Gesù (Mt 4,4), e «Dacci oggi il nostro pane», dal Padre nostro. I quattro punti cardinali tematici derivanti da quel motto saranno così espressi: un giardino da custodire, un cibo da condividere, un pasto che educa, un pane che rende presente Dio nel mondo.
Siamo, dunque, sulla scia del messaggio costante di papa Francesco che ribadisce spesso, come ha fatto nel Messaggio per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione del 2013, che «la sfida della fame e della malnutrizione non ha solo una dimensione economica o scientifica (…) ma ha anche e soprattutto una dimensione etica e antropologica». Inoltre, con l’eucaristia il cibo acquista un significato ulteriore di natura trascendente e religiosa......
di Gianfranco Ravasi