Niemeyer. In principio era la curva
Ha disegnato la nuova capitale del Brasile e ha fatto lieve il cemento. E a Rio si continuano a realizzare i suoi progetti

Se il genio catalano ha inteso superare lo stile gotico con l’invenzione di strutture arborescenti che crescono come tronchi, rami, foglie, fiori, l’architetto carioca ha superato il razionalismo – nella cui cultura nacque seguendo Le Corbusier – e ha disegnato nel calcestruzzo curve come espressione di un vivere gioioso, sorridente e pieno di luce. Se Gaudí ha raccolto l’eredità dell’Ottocento e l’ha portata un passo più avanti, fino a divenire icona di un modo nuovo di fare architettura, Niemeyer ha interpretato al meglio la cultura del Novecento e l’ha slanciata oltre, verso un divenire aperto. Entrambi hanno fondato i loro progetti sull’elaborazione delle superfici curve, con una predilezione per gli iperboloidi.
di Leonardo Servadio