Luoghi dell' Infinito > Le crociate una guerra santa

Le crociate una guerra santa

La prima crociata è una sorta di pellegrinaggio in armi e segna il risveglio del laicato nella cristianità latina

​Antonio Musarra

Martedì 27 novembre 1095, nel corso d’un concilio celebrato a Clermont, nel ducato d’Aquitania, papa Urbano II – al secolo Eudes de Châtillon – esortava l’Europa cristiana a imbracciare le armi in difesa dei cristiani d’Oriente, promettendo a coloro che fossero partiti ricompense materiali e spirituali. Non si trattava di qualcosa d’inaspettato. Da tempo, la penisola iberica, il meridione italico e le isole tirreniche vedevano la cristianità latina impegnata nel tentativo di strappare terre al nemico saraceno, colto ideologicamente in maniera unitaria. Al contempo, quella orientale subiva l’aggressività del sultanato selgiuchide, di fede sunnita, e del califfato fatimide d’Egitto, d’obbedienza sciita ismailita. Nel marzo precedente, nel corso d’un concilio celebrato a Piacenza, Urbano aveva ricevuto alcuni messi dell’imperatore d’Oriente, Alessio Com­neno, recanti la richiesta di mercenari da contrapporre ai turchi, secondo una pratica in uso da tempo. A ciò, tuttavia, si aggiungeva la volontà del papa di convogliare sulla propria persona il massimo consenso possibile, visto il conflitto che lo contrapponeva al clero di fedeltà imperiale. L’incontro si situava, infatti, al culmine d’un lungo viaggio compiuto fra l’Italia settentrionale e la Francia meridionale, volto a rinsaldare la fedeltà nel papato riformatore, contro cui si contrapponeva Clemente III – al secolo Guiberto, arcivescovo di Ravenna – sostenuto da Enrico IV. Una volta giunto in Francia, il papa era entrato in contatto con Raymond de Saint-Gilles, conte di Tolosa. L’idea di accogliere le richieste di Costantinopoli dovette maturare nel­l’am­bito di tale incontro. Aveva forse l’obiettivo di sanare la frattura fra le due Chiese, oltre che d’accrescere l’affezione di città, vescovadi, monasteri, signori e cavalieri verso la causa riformatrice, palesando al turbolento laicato cristiano la possibilità di raggiungere Gerusalemme, non tanto come obiettivo militare ma penitenziale, nell’ambito d’una generale pacificazione interna, sulla scia della “tregua di Dio” proclamata nel meridione normanno pochi anni addietro.
[...]