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La rete sacra dell’ospitalità

Nel Medioevo un sistema continentale di ospedali e rifugi garantiva a chi cercava la salute dell’anima anche quella del corpo

​Maria Milvia Morciano

Il pellegrinaggio cristiano è stato un aspetto significativo della cultura medievale. Quando i viaggiatori si dirigevano verso Santiago de Compostela, Roma, Gerusalemme o altri luoghi sacri, facevano affidamento su una vasta rete di città e istituzioni per il loro sostentamento. Tra queste istituzioni, gli ospedali svolgevano un ruolo centrale, offrendo cure e riparo, mentre le città prosperavano come centri di commercio, cultura e vita religiosa. Nel periodo medievale gli ospedali erano molto lontani dalle moderne istituzioni mediche. Il loro scopo primario era quello di fornire ospitalità, un dovere sacro profondamente radicato nella dottrina cristiana. Queste istituzioni, spesso gestite da ordini monastici come i Benedettini, i Cavalieri Ospitalieri o, più tardi, i Francescani, offrivano cibo, riparo e assistenza spirituale. L’assistenza medica, quando era disponibile, era rudimentale ma compassionevole e sottolineava la cura dell’anima accanto al corpo.
Fra le strutture più rilevanti poste sulla Via Francigena, nella Francia settentrionale si incontrava l’Hôpital Saint-Nicolas di Reims: fondato nel XII secolo, probabilmente sotto gli auspici di un mercante o di un benefattore locale ispirato dalla venerazione per san Nicola, l’ospedale era strategicamente situato vicino alla cattedrale, luogo sacro alla tradizione regia perché vi avevano luogo le incoronazioni. Inoltre, Reims era una città cardine sulle vie di pellegrinaggio, raccordo dei cammini più settentrionali. Saint-Nicolas offriva cibo, riposo e cure mediche, indipendentemente dalla condizione di vita dei pellegrini. L’architettura dell’ospedale rifletteva il suo scopo. Le sue robuste mura in pietra racchiudevano un’infermeria, una cappella per la preghiera e spazi comuni per l’alloggio. Religiose e personale laico amministravano le cure, utilizzando la conoscenza dei rimedi erboristici e delle pratiche spirituali per sanare il corpo e l’anima. Nel XV secolo, Saint-Nicolas era diventato un simbolo duraturo della carità cristiana, con finanziamenti e protezione da parte di mecenati locali e autorità ecclesiastiche. Sebbene la sua importanza si sia affievolita con il tempo, l’eredità dell’ospedale rimane una testimonianza degli ideali di ospitalità e fede. Il suo lavoro rifletteva un più ampio impegno sociale nell’assistenza ai vulnerabili e nel sostegno ai viaggi spirituali dei pellegrini, rendendolo un’istituzione indispensabile nella storia di Reims.
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