Il fiume nero del progresso
Inquinamento, cemento e avidità portano distruzione. Ma l’equilibrio tra natura e cultura è ancora possibile
L’area in questione si trova a nord di Shanghai, tra il Fiume Giallo e lo Yangtze (il Fiume Azzurro) nel quale lo Huai confluisce. È grande quanto l’Italia continentale (con esclusione delle isole) e qui gli introiti pro capite sono relativamente elevati non solo perché la terra è fertile ma anche perché vi si estrae petrolio e il numero di corsi d’acqua navigabili rende facili i trasporti oltre a favorire la pesca. Tutto questo vi ha attirato innumerevoli insediamenti industriali: sono sorte cartiere e industrie chimiche, a migliaia. E lo Huai è diventato uno dei fiumi più inquinati della Cina, testimone della drammatica lotta che si instaura tra uomo e natura quando l’opera costruttiva non conosce misura.......
di Leonardo Servadio