Il Vangelo dell'altro mondo
Dai primi missionari francescani e domenicani tra gli indios ai religiosi giunti al seguito degli emigranti italiani: così il cristianesimo si è radicato in America Latina

Papa Giovanni Paolo II, durante la sua visita nella Repubblica Dominicana del gennaio 1979, volle ricordare nella sua omelia che, «se vogliamo tributare un meritato grazie a quanti trapiantarono i semi della fede, questo omaggio va reso anzitutto agli ordini religiosi che si distinsero nel compito di evangelizzare anche a costo di offrire dei martiri; soprattutto i religiosi domenicani, francescani, agostiniani, mercedari e poi i gesuiti, che resero albero rigoglioso il germoglio di tenui radici». Mentre si veniva formando un clero locale, si aggiungeranno infatti nel tempo i sacerdoti della Compagnia di Gesù, realizzatori tra XVII e XVIII secolo della straordinaria esperienza delle Riduzioni, e quindi i salesiani, con la diffusione di scuole e centri di formazione professionale. Nel tardo Ottocento, secolo della grande emigrazione verso il Nuovo Mondo, sarà la volta dei missionari scalabriniani e dei sacerdoti diocesani donum fidei, con lo scopo di consentire agli emigranti il mantenimento delle proprie tradizioni religiose. Nel Brasile del Sud, su richiesta di una comunità di emigranti veneti, giungeranno da Roma i padri pallottini, a Vale Vêneto nel Rio Grande do Sul, dove fonderanno il loro seminario per l’America Latina.
di Ulderico Bernardi