Fame, la grande domanda
I problemi, le tragedie, le responsabilità. Eppure garantire a tutti accesso al cibo è il vero senso del progresso
Due sono le cause del sottosviluppo africano. Innanzitutto l’arretratezza dell’agricoltura e la corruzione delle élites locali. I paesi poveri non producono abbastanza cibo. Il senegalese Jacques Diouf, segretario della FAO, nel 2008 affermava: «Servono circa 44 miliardi di dollari l’anno per sconfiggere la fame». Ma poco prima avevo intervistato a Ouagadougou (capitale del Burkina Faso) l’arcivescovo cardinal Paul Zoungrana che diceva: «I soldi sono necessari, ma dati a un popolo che non ha la mentalità e la capacità di produrre con tecniche nuove, non creano sviluppo ma corruzione». Infatti, molti paesi africani hanno più del 50% di analfabeti, spendono il 2% del bilancio nazionale nell’agricoltura e il 20% nelle armi. In Africa sono aumentati gli abitanti (oltre un miliardo), ma in proporzione non la produzione agricola. Europa e Stati Uniti producono troppo cibo di base e le leggi limitano la produzione, ma l’Africa nera produce troppo poco cibo. I due motori dello sviluppo sono l’agricoltura e l’educazione......
di Piero Gheddo