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Sulle tracce della Vergine

Tra archeologia e tradizione, da Nazareth a Loreto la mappa dei luoghi della vita della Madonna

​La tradizione neotestamentaria riserva poco spazio alla figura di Maria; la prima attestazione storica in ordine cronologico che ci è nota è contenuta nella Lettera ai Galati scritta da san Paolo tra il 48 e il 49, che accenna brevemente alla madre di Cristo, pur senza nominarla.
Nel Vangelo di Marco e in quello di Giovanni, la madre di Gesù è nominata solo due volte in ciascuno. Il Vangelo di Marco, reputato il più antico dei quattro, ci dice che il suo nome era Maria e la ricorda una volta come presente alla predicazione del figlio. Non si è invece certi che fosse presente alla Crocifissione e presso il sepolcro, in quanto di una Maria nominata tra quelle che avevano accompagnato Gesù negli anni precedenti non si specifica che fosse sua madre. Giovanni non la chiama mai per nome, ma accenna a lei nell’episodio delle nozze di Cana e si dice certo della sua presenza alla Crocifissione. Maggiori notizie si trovano invece in Matteo e in Luca, i cosiddetti “Vangeli dell’infanzia”. Pur essendo stati scritti entrambi alcuni decenni dopo la morte di Cristo, sono diversi per quanto riguarda la personalità e le vicende degli autori. Matteo era uno degli apostoli che accompagnarono Gesù, e dunque la sua è una testimonianza diretta; tuttavia, l’originale aramaico del testo, scritto probabilmente intorno alla metà del secolo, è andato perduto, e noi lo leggiamo in una versione greca posteriore, anche se di poco, al 70.
Molto diversa la figura di Luca, un medico di origine siriaca convertitosi al cristianesimo solo alcuni anni dopo la morte di Gesù, ma che offre la narrazione più dettagliata, basandosi a suo dire su ricerche accurate e testimonianze. I due testi si soffermano piuttosto a lungo sull’Annunciazione di Gabriele a Maria, sulla Concezione e sui primi anni di vita, mentre nessuno dei due nomina Maria come presente alla Passione. In ogni caso, anche in questi testi il suo ruolo non è mai centrale. Vi sono tuttavia luoghi che commemorano la presenza di Maria durante la Passione e presso il Calvario, come peraltro immaginato da tanti affreschi e dipinti. La chiesa di Nostra Signora dello Spasimo di Gerusalemme è a sessanta passi dalla Porta Giudicaria, scenario della settima stazione della Via Crucis con la seconda caduta di Cristo.

di Franco Cardini