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Scatti avventura

Il grande fotografo ha raccolto in un volume non solo le immagini, ma anche gli oggetti e i ricordi dei suoi reportage

Alcune pagine del diario Monsone di McCurry (1983)

Alcune pagine del diario Monsone di McCurry (1983)

​Nel febbraio del 1989, durante una missione in Slovenia, mentre sorvolavamo a bassa quota il lago di Bled, il pilota si avvicinò pericolosamente al pelo dell’acqua. Le ruote toccarono e picchiammo col muso in avanti. L’elica andò in pezzi, l’aereo si ribaltò e la fusoliera cominciò ad affondare nel lago gelido. La mia cintura di sicurezza era bloccata ma l’istinto di conservazione ebbe il sopravvento: riuscii a liberarmi e a uscire dalla cabina. Nuotammo attorno all’aereo e risalimmo in superficie, ma la mia macchina fotografica e la mia borsa sono ancora lì, a venti metri di profondità.
Naturalmente, in trent’anni di carriera ho perso più di una macchina fotografica, ma le innumerevoli volte in cui ho sfiorato il peggio e un paio di autentici disastri non sono riusciti a raffreddare la mia passione per la fotografia e per i viaggi, che mi hanno portato in luoghi di sorprendente bellezza, ma anche in posti che vorrei dimenticare. E niente ha potuto intaccare la mia fede nello spirito umano, o nella bontà, talvolta inaspettata, del prossimo. Dal pescatore che ci trasse in salvo dalle gelide acque del lago di Bled allo straniero che mi trasse a riva a Bombay, quando fui aggredito a Chowpatty Beach durante il festival Ganesh Chaturthi nel 1993, nel corso dei miei viaggi ho avuto la fortuna di incontrare molte persone compassionevoli e ospitali; e spesso le più gentili erano quelle che vivevano nelle situazioni più difficili......
 
di Steve McCurry