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Risalendo l'Oglio

Dal castello di Padernello al Romanino di Rovato ai magli di Bienno, un itinerario bresciano

​Partire dalla pianura, una tipologia geografica spesso a torto sottovalutata sotto il profilo paesaggistico, proprio al centro del Parco Regionale Oglio Nord nella Bassa Bresciana, alla scoperta di Padernello, fiabesca località con un castello che sorge dall’acqua, e poi proseguire. Seguendo un percorso che attraversa aspetti della ricca e vasta biodiversità del territorio bresciano, per visitare il convento di Rovato e il paese di Bienno, con un tragitto lineare e logisticamente coerente, individuando mete poco conosciute ma che hanno conservato un’anima originaria e valori che danno significato a pianura, collina, montagna.
Arrivando in questo luogo non sono i divieti segnalati a limitare la velocità, ma il transito delle macchine agricole, erpici e trattori, che si spostano attraverso dritte e antiche strade di campagna tra filari di pioppi, in un territorio di secolare tradizione rurale. “Bassa Bresciana” è la sua denominazione, monti e colline sono un profilo lontano, pochi i chilometri dal fiume Oglio. Appare nella pianura il castello di Padernello, circondato dal fossato, come una visione nel nulla se non fosse per il borgo contadino di origine feudale che gli fa da ingresso, ottantanove abitanti, immagine surreale da sovrapporre a quella del castello estense a Ferrara, emergente in mezzo all’acqua nel centro della città.
È la domenica del mensile “Mercato della Terra” nel castello, dove trova ospitalità l’economia del territorio con presidi Slow Food e produttori locali, che dopo aver attraversato il ponte levatoio funzionante con un sistema di contrappeso azionato a mano, animano vivacemente gli ampi e suggestivi spazi restituiti all’uso da un progetto pensato con eccezionale sensibilità e concreta, solidale manualità operosa. Un restauro conservativo sapiente, che ha affidato alla voce del tempo e della secolare storia del castello e del luogo la guida della mente e dell’azione. Edificato nel 1391 come casa-torre, poi castello sopralzato, e infine nel Settecento adibito a villa signorile di campagna, Padernello fu proprietà dei nobili Martinengo fino al 1834 e dal 1861 della famiglia Salvadego Molin Ugoni. Da ultimo, l’abbandono definitivo nel 1965 che lo espose a rovina e saccheggio.
 
di Costanza Lunardi