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CANTO ALLA VITA

​Quanti miliardi e miliardi di volte si è replicato, dalla notte dei tempi, il miracolo del venire al mondo? Innumerevoli come le stelle del cielo, tutte le nascite della storia si coagulano (altro miracolo) in una sola, quella della Notte Santa di Betlemme. La quale con le altre ha in comune tutto, dal timore al dolore alla gioia: e come tutte le altre è irripetibile. Ma insieme si differenzia perché su di essa converge l’universo intero, dalle galassie fino al seme più piccolo. Al canto della vita, di ogni vita così preziosa perché unica, è dedicato lo speciale per il Santo Natale del nuovo numero di “Luoghi dell’Infinito”, il mensile di arte e cultura di “Avvenire”, in edicola da martedì 11 dicembre.
Nell’editoriale che inaugura il numero, Marina Corradi immagina con gli occhi della Vergine la notte di Betlemme e i nove mesi che l’hanno preceduta. Lo speciale si apre con una sorta di dittico, dedicato ai “semi” e alle “uova”, forme bellissime e sorprendenti, capaci di dare origine al tutto. Segue, come logica conseguenza, una riflessione di Elio Franzini, accompagnata dalle foto prenatali di Lennart Nilsson, sulla meraviglia di ogni nuova vita, uno stupore profondamente filosofico perché contiene in sé l’apertura al possibile. Franco Cardini ripercorre il tempo sacro della nascita nelle cosmogonie e teogonie dell’antichità, dalle quali si stacca come unicum l’avvento di Cristo. Giovanna Parravicini racconta l’immagine di Maria come “casa di Gesù” nella grande tradizione dell’icona russa. Uno sguardo all’arte occidentale, dal Trecento all’oggi, è offerto da Maria Gloria Riva, che illustra sei diverse visioni della Notte Santa. Una notte in cui irrompe Cristo “luce del mondo”, come ben evidenzia Rubens nella sua Adorazione dei pastori di Fermo, raccontata da Antonio Paolucci. Spazio infine alla poesia, con Davide Rondoni che incorpora nel suo discorso sul miracolo del venire al mondo le voci di poeti contemporanei. In chiusura dello speciale, un inedito di G.K. Chesterton sul Natale tradito dalla deriva commerciale, segnalata già quasi un secolo fa dal grande scrittore inglese.

La sezione “Arte e Itinerari” ci porta tra le stanze della Scuola Grande di San Marco, a Venezia, dove nel nome della carità si incontravano spiritualità, medicina e arte. Roberto Copello dedica un reportage a Panama, terra ricca di storia, natura e contraddizioni, sede della prossima Gmg. Chiude il numero Giovanni Gazzaneo, che firma un testo dedicato al pittore Ulisse Sartini e al suo omaggio a Leonardo, nella Sacrestia del Bramante di Santa Maria delle Grazie, a Milano.

Le rubriche di Antonia Arslan, Mario Botta, Anna Maria Cànopi, Fiorenzo Facchini, Giovani Lindo Ferretti, Andrea Milanesi.