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Aversa miniatore di presepi

Erede della grande tradizione napoletana, l’artista crea microcosmi in terracotta

Adorazione dei pastori

Adorazione dei pastori

​Il respiro della terra. L’opera di Marcello Aversa è tutta in quel respiro. Nel dare sostanza e vita a ciò che prima non era. Forma a un informe pugno di argilla.
Artigiano e insieme artista, umile come è umile la materia che plasma perché il Dio che si è fatto bambino possa tornare a farsi immagine e storia e luogo. Aversa prosegue la grande tradizione del presepe che vede in san Francesco, quasi otto secoli fa, l’iniziatore in quel di Greccio. E riaffiora il racconto di Tommaso da Celano: «Francesco, quando voleva nominare Cristo Gesù, infervorato di amore celeste lo chiamava il bambino di Betlemme, e quel nome, Betlemme, lo pronunciava riempiendosi la bocca di voce e ancor più di tenero affetto, producendo un suono come belato di pecora. E ogni volta che lo pronunciava, passava la lingua sulle labbra, quasi a gustare e trarre tutta la dolcezza di quelle parole». La stessa dolcezza traspare nei presepi che l’artista quarantenne crea nella sua Sorrento......
di Giovanni Gazzaneo