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Un incontro che ha generato un concerto di luce

​Luce accecante come sulla via di Damasco: lì mi attendeva da tempo, all’incrocio del mio smarrimento e del mio desiderio di salvezza, di un respiro nuovo, di vita piena! Anche per me è giunta sorprendente come una grazia e, al tempo stesso, invocata e attesa con muto desiderio.
A cavallo tra il 2007 e il 2008, all’apice della prima parte della mia carriera, mi ha strappato da una notte confusa, dono rigenerante e stravolgente Dopo un certo tempo di assestamento e di solitario cammino, è stato impossibile trattenerla solo per me. Nella condivisione dell’amicizia, all’interno della mia band, è gradualmente divenuta un raggio penetrante che ha mostrato tutta l’illusoria attrattiva dei piaceri del mondo: lo stordimento dell’alcool, l’evasione della droga, la sessualità ridotta a egoistico possesso, la schiavitù della tiepidezza valoriale cara al mondo mediatico.
Luce schietta e potente della Verità, come a Siloe. Rende liberi, perché obbedienti a un bene più grande, all’Amore. Mi ha donato occhi nuovi su di me, sui fratelli, sulla mia musica. Luce calda e penetrante di uno sguardo amante, misericordioso, guaritore. Gesù, con la sua passione, genera prima o poi in ogni cuore che è in ricerca un bisogno crescente dell’incontro con Lui. Così è stato per me e successivamente, attraverso la forza di una fedele fraternità, anche per i miei cari compagni di gruppo. Nel profondo di ognuno urgeva il desidero di fissare lo sguardo su un volto sicuro, di trovare una casa accogliente. Il desiderio di Dio diventa il desiderio dell’uomo. L’attesa di Dio genera l’attesa dell’uomo, questa Luce fascinosa e trasformante del Tabor, che fa irrompere l’Eterno nella storia e nella vita di chi gli si accosta con cuore semplice. Appena scorgi la reale meta e ne avverti l’attrattiva, non puoi che vivere nell’attesa operosa che ti venga donata.
Assaporare l’eternità e la comunione scatena energie nuove per il cammino, creatività per raggiungere e coinvolgere altri, tanti, possibilmente tutti. Conferisce il coraggio perseverante di incontrare autenticamente se stessi, e di affidarsi a Lui per ritrovare noi stessi.
Luce consolante e gustosa come nel Cenacolo. Memoria ravvivata costantemente nel pane spezzato: sacrificio d’amore, sorgente di salvezza che infrange l’egoismo e apre al dono, libera dagli angusti vincoli dell’io e spinge verso l’altro, strappa dalla solitudine e immerge nella comunione, libera l’io per divenire noi: la bellezza inebriante e incomparabile dell’amicizia, della Chiesa. Quanti anni ho vissuto e vagato per capire cosa fosse ciò che rende veramente felice un uomo!
L’Eucaristia è il compimento di ogni attesa, è la sintesi di ogni grazia, anticipo di eternità: Dio e uomo, fusi in un inscindibile abbraccio, uno casa dell’altro, uno ospite dell’altro.
Attratti e guidati da una stella, siamo corsi là dove la Luce è sorta, a Betlemme, e in un piccolo e fragile Bambino abbiamo riconosciuto il Sole che sorge dall’Alto, The Sun, Gesù Cristo: ci attendeva e ha colmato la nostra attesa. Lui, il Salvatore, l’Uomo nuovo ci ha invitati a percorrere un’altra via, una strada nuova, la sua strada: la strada del Sole
Gioiosamente avvolti dalla sua luce, abitiamo questo giorno senza tramonto nella urgente chiamata di portare a Lui, attraverso la nostra musica e la schietta testimonianza, tanti fratelli, perché divengano nel mondo spiriti del Sole. Amicizia, musica, fraternità, condivisione, viaggio, incontro: con la scusa di una nostra buona canzone in migliaia si sono fatti poi prendere per mano, e hanno ritrovato una nuova personale alleanza con Lui. Sia inteso: tutto ciò non per merito nostro, ma per grazia sua, benevolenza che invochiamo costantemente perché ben consapevoli della nostra fragilità e fallibilità.
Così abbiamo imparato che l’attesa è una grazia, ma che solo la Grazia colma l’attesa da cui scaturisce sempre una nuova attesa verso l’Oltre, fino a quando la Luce piena non avrà disperso ogni tenebra e la grazia non avrà trasformato l’attesa in eterna presenza.

di Francesco Lorenzi

musicista, fondatore dei The Sun