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Mao e il pianoforte imprigionato

​Durante la Rivoluzione culturale si è giudicati  in funzione della propria origine familiare. L’autrice è due volte colpevole: appartiene  a una famiglia di intellettuali e ha un pianoforte che riesce a portare nei campi di lavoro quando  il Conservatorio viene chiuso. Grazie alla musica sopravvive allo sfregio e diviene interprete bachiana di successo. La sua autobiografia dice molto  del maoismo che scavava i gulag nelle anime.  Zhu Xiao-Mei, Il pianoforte segreto. Bollati Boringhieri, pagine 288, euro 18,00.