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La scoperta dell’altro

Proiettatosi nel turbinio della modernità, il mondo ha cercato un ancoraggio nelle origini lontane. Il Primitivismo nasce e cresce all’inizio dell’era della tecnologia e con l’estendersi del colonialismo europeo, affermando il riconoscimento dell’alterità rispetto alla prepotenza della contemporaneità. L’artista è desideroso di andare al di là dei comportamenti imposti dalle consuetudini, al di là del razionalismo illuministico. Due mostre, a Roma e a Lugano, hanno proposto quest’anno sculture di maestri del Novecento insieme  a opere di stampo etnico.  Su quest’onda, ora un volume raccoglie le riflessioni compiute  da artisti come Gauguin, Picasso, Klee, Kandinskij, Giacometti, Pollock, Ernst e altri, nella ricerca dell’alterità e dell’autenticità, a fronte dell’appiattimento sulle mode correnti.  Francesco Paolo Campione, Novecento primitivo. L’arte e lo sguardo sull’altro. Un’antologia. Electa, pagine 280, euro 29,00.