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Il fascino dell’ineffabile

Il Nero assoluto del 1915 e poi Bianco su bianco  del 1918: l’astrazione alla ricerca dell’assoluto proposta da Malevič porta alle estreme conseguenze il percorso intrapreso dall’iconografia per parlare dell’ineffabile. Le avanguardie non si muovono tanto per far tabula rasa della storia, ma per estrarre da essa quanto di più essenziale esprime. Già Nicola Cusano nel De visione Dei (1453) aveva indicato le premesse di tale evoluzione. Massimo Carboni, Malevič. L’ultima icona.  Jaca Book, pagine 245, euro 50,00.​